lievito naturale ricetta

Ultimamente c’è una tendenza che ci porta a ritrovare le nostre origini culinarie, studiando gli alimenti naturali.

Perchè ricerchiamo il gusto genuino?

Sarà perché sempre più spesso si sente parlare di cibi adulterati o di sostanze chimiche contenute negli alimenti, di contaminazioni che possono essere dannose per l’organismo. Sarà la ricerca di qualcosa di veramente buono e sano da portare in tavola.

In questa ricerca degli alimenti “naturali, sani e genuini” si colloca la tendenza gastronomica del momento: il ritorno alle preparazioni antiche.

Basta girare un po’ per il web per trovare notizie sul lievito naturale, sul dado per il brodo fatto in casa,su come creare e curare un orto nel proprio giardino,sul compostaggio ed altre attività essenzialmente naturali e eco sostenibili che ci consentano di portare in tavola alimenti trattati il meno possibile.

Anche io sono stata catturata dal “ritorno al passato”! E ciò, sommato alla continua voglia di sperimentare nuove ricette, mi ha portata ad interessarmi alla pasta madre.

Che cos’è la pasta madre?

E’ un lievito naturale che sfrutta la fermentazione dei batteri “buoni” per ottenere una lievitazione naturale.

Non è difficile farla,ma ha bisogno di essere seguita,perché i batteri che permettono la lievitazione sono vivi e quindi vanno nutriti facendo i così detti “rinfreschi”.

Ma partiamo dall’inizio!

lievito naturale ricettaLa prima volta ho letto del lievito naturale su un libro di cucina che ho in casa,poi navigando su internet ho trovato la ricetta delle gemelle Margherita e Valeria Simili e mi è sembrata proprio quella che faceva al caso mio!

Non servono molti ingredienti: bastano 90 gr di acqua,possibilmente di bottiglia,200 gr di farina,un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e un cucchiaio di miele.

Bisogna mischiare tutti gli ingredienti e lavorare l’impasto finché non appiccicherà più e sarà liscio ed omogeneo.

Un trucco per facilitare la fermentazione consiste nel lavorare la pasta madre su una spianatoia su cui si è appena fatto il pane o la pizza,in modo da far assorbire alla pasta madre solo le spore del lievito.

Appena l’impasto è pronto bisogna metterlo in un contenitore,meglio se di vetro, coprirlo con un piatto e lasciarlo riposare per due giorni.

Durante questo tempo la pasta madre dovrebbe cominciare ad attivarsi crescendo un po’ e facendo le alveolature tipiche della fermentazione.

Passati i due giorni di riposo si deve riprendere la pasta madre,tenerne solo 100 gr e rinfrescarla rimpastandola con il suo stesso peso in farina e la metà del suo peso in acqua,quindi 100 gr di farina e 50 gr di acqua.

Questa operazione va ripetuta per una settimana.

Trascorso questo tempo ho iniziato a tenere 250 gr di pasta madre rinfrescandola ogni due giorni e dopo due settimane ho iniziato ad usarla.

La mia ora ha circa un mese,la uso almeno 3 volte a settimana,la tengo nel forno spento e la rinfresco ogni 2-3 giorni,ma se volete la potete tenere anche in frigorifero,in quel caso potrete rinfrescarla ogni 4-5 giorni.

Usandola spesso non è più necessario buttare l’eccesso,ancora sto sperimentando per trovare la dose giusta,ma diciamo che generalmente per fare il pane si usa una dose di pasta madre che corrisponde ad ¼ del peso della farina,ad esempio se usate 400 gr di farina dovrete mettere 100 gr di pasta madre.

Curare la pasta madre è poco impegnativo e dà tanta soddisfazione,la prima volta che l’ho vista crescere mi sono emozionata,una volta mi è cresciuta talmente tanto che è uscita dal contenitore,avevo il forno invaso di lievito!

Finora l’ho provata per preparare dei grissini,dei salatini,le schiaccine che si fanno al paese di mia nonna e il pane con ottimi risultati.

Se amate fare il pane in casa vi consiglio vivamente di provarla,non rimarrete delusi!