Il Margarita è sicuramente il cocktail di origini messicane più famoso al mondo.
Discordanti le voci sulla sua nascita, ancor più diversificate quelle inerenti la “paternità” di questo drink. Al momento si presume sia nato tra gli anni ’30 e i ’40 e, come detto in precedenza, il suo paese d’origine è il Messico.
A base di Tequila, la preparazione base del Margarita prevede come ingredienti il lime fresco e il Triple Sec, ossia un liquore incolore aromatizzato all’arancia la cui gradazione alcolica varia a seconda delle lavorazioni da un minimo di 25° ad un massimo di 45°.
Il più famoso triple sec è il Cointreau che ha una gradazione alcolica di 40°.
L ricetta ufficiale, quella prevista dall’IBA (International Bartenders Association), organizzazione di barman, prevede la seguente composizione: 7 parti tequila, 4 parti Triple Sec e 3 parti lime fresco.
Quella che vi proponiamo qui di seguito è diversamente semplificata.
- 4 cl di Tequila
- 2 cl di succo di lime o limone
- 2cl di Triple Sec (Cointreau)
Inserire all’interno di uno shaker tutti gli ingredienti: tequila, lime o limone e Cointreau.
Shakerare energicamente per qualche secondo.
Versare il cocktail in un bicchiere a coppa da decorare, a piacere, con una fetta di lime posta sul bordo del bicchiere oppure con il classico ombrellino da drink alcolico.
Usanza vuole che il Margarita, come anche la Tequila, debba essere servita con il sale. Per questo motivo è possibile “sporcare” il bordo del bicchiere con del sale fino, prima di versare al suo interno il drink pronto. Ecco un modo pratico per procedere:
- – inumidire la coppa con del succo di limone;
- – cospargere un piatto con del sale;
- – premere il bordo del bicchiere nel piatto così da far aderire il sale al bordo.
