cenone San Silvestro

Manca ormai poco alla fine dell’anno e nelle case fervono i preparativi per il gran cenone di San Silvestro.

cenone San SilvestroE’ umano, ma anche frutto della tradizione, che nel menù non manchino cibi portafortuna, che dal punto di vista economico e psicologico, non fanno mai male.

Ecco qualche spunto per inserire nel cenone cibi portafortuna.

Lenticchie

Il libro della Genesi narra che Esaù barattò il diritto alla primogenitura, e dunque alla eredità, per un piatto di lenticchie, che chiese al fratello Giacobbe tornando sfinito dalla campagna.

Un cenone che si rispetti non deve mancare di lenticchie.

Legumi come i fagioli, i ceci e i piselli, le lenticchie sono un buon piatto anche dal punto di vista nutrizionale: contengono proteine e carboidrati, ferro, fibre e vitamina B. Attenzione però a non abusarne: se è vero che le lenticchie portano fortuna è altrettanto vero che sono molto caloriche!

Cotechino

Insieme alle lenticchie, è il piatto di capodanno per antonomasia. Simbolo di sazietà, il piatto a base di maiale è una pietanza nutriente e grassa.

Il maiale si sa è anche il simbolo della fortuna, anche i salvadanai infatti hanno la sua forma.

Melograno

Con una buccia spessa e rossastra e i chicchi succosi e gelatinosi, il melograno è spesso utilizzato nei menù per la sua funzione decorativa.

I suoi chicchi infatti ben si prestano a piatti dall’effetto ottico variopinto e cromatico.

Frutto portafortuna, è associato alla fecondità: spesso la dea Giunone, divinità del matrimonio e del parto, era raffigurata con il melograno.

Cavolo

Molto utilizzato in Germania e in Irlanda, il cavolo è un cibo bene augurale grazie anche al suo bel colore verde.

Pesce

Nei paesi Nord-europei simboleggia l’abbondanza, e il cenone di San Silvestro è spesso a base di pesce. In Polonia e in Germania ad esempio si mangiano aringhe a mezzanotte

Uva

Spesso l’uva è associata all’abbondanza, grazie ai suoi acini succosi e rotondi.

Nell’antica Roma non mancava mai nei banchetti luculliani, e in Spagna è usanza mangiare 12 acini d’uva gli ultimi 12 secondi del 31 dicembre, seguendo il conto alla rovescia: chi riesce a stare a tempo avrà fortuna e soldi l’anno nuovo.


Frutta secca

Noci e castagne sono spesso portate in tavola per il cenone di capodanno come simbolo portafortuna.

Ricche di vitamine, Sali minerali, potassio, fosforo sono cibi molto calorici ma molto nutrienti, grazie anche al loro contenuto di arginina e acido alfa linoleico, che proteggono il cuore.

Marzapane

In alcune regioni d’Italia la pasta reale, o marzapane, fa spesso la sua figura nei cenoni, grazie anche alle preparazioni colorate dalle varie forme.
Preparata con pasta di mandorle, zucchero e uovo, il marzapane ha origini arabe, almeno nel nome: mauthaban, che era originariamente il nome di una moneta.

Dolcetti decorati con marzapane

Infine, un dolce dal preciso richiamo ai soldi e alla fortuna è la moneta di cioccolata, che non manca mai nelle tavole con invitati di età inferiore ai 12 anni, anche se persino i grandi non disdegnano questa portata!

 

Articolo scritto da Alessandra Albanese in collaborazione con