Una tra le pietanze che caratterizzano il classico cenone della vigilia di Natale è sicuramente l’immancabile frittura di pesce.
Calamari, gamberi, totani, capitone, baccalà e tutto ciò che prevede la tradizione culinaria della propria famiglia.
Nella tradizione di Anna Moroni, la frittura è composta sia di pesce che di verdura, senza farsi mancare la frutta; unico particolare, come ripete spesso la stessa Moroni, è che ad ogni pietanza va abbinata la giusta tempura (o pastella).
Ecco come vengono realizzate secondo il metodo di Annina.
4 mele annurche
1 cavolfiore
200 gr. di baccalà
3 carciofi
2 uova
Farina di riso q.b.
2 l di olio di semi di arachidi per la frittura
Ingredienti per la tempura delle verdure:
100 ml di acqua fredda
100 ml di birra
100 gr. di fecola
100 gr. di farina 00
Ingredienti per la tempura del baccalà e del cavolfiore
1/2 bustina di lievito istantaneo
250 gr. di farina
350 gr. di acqua
Realizzare la tempura per la verdura e la frutta mescolando in una ciotola la stessa quantità (n questo caso 100 grammi) di: acqua, birra, fecola e farina.
Amalgamare bene gli ingredienti e lasciar riposare il tutto in frigorifero prima di procedere alla cottura.
Preparare poi la tempura per il baccalà e il cavolfiore mescolando in una ciotola il lievito, la farina e l’acqua.
Come risultato finale dovrà avere una consistenza leggermente più solida della pastella precedente.
Riscaldare in una pentola l’olio di semi e cuocervi le mele, la verdura e il cavolfiore dopo averli “inzuppati” nelle rispettive pastelle. Il baccalà va cotto in una padella a parte, sempre dopo esser stato immerso nella tempura.
Per i carciofi invece, passarli prima nella farina di riso e poi nell’uovo: cuocerli così impanati nell’olio di semi.
Paese che vai usanza che trovi …… anche se questa ricetta può sempre essere riprodotta ovunque e in qualsiasi periodo dell’anno.


vorrei sapere se qualcuno sa fare i tozzetti al miele o all’uovo come li facciamo noi ai Castelli Romani.