Come già anticipato nelle scorse settimane, la trasmissione culinaria di Rai Uno, La prova del cuoco, dedica un ampio spazio alle ricette della vera pizza napoletana realizzate dal pizzaiolo partenopeo Gino Sorbillo.
Con alle spalle un’antica tradizione culinaria, Sorbillo dispensa in trasmissione i propri consigli al fine di poter realizzare una gustosa pizza fatta in casa.
Ecco la ricetta di oggi: la pizza con bordo ripieno.
Farina 0 di grano tenero
Lievito di birra secco
Criscito (lievito madre essiccato)
15 gr. di sale
Acqua
15 gr. di olio di semi di girasole
ricotta
pomodoro
basilico
fiordilatte
olio extravergine d’oliva
Mescolare in una ciotola la farina con un pizzico di lievito e un pizzico di criscito.
In un’altra ciotola mescolare il sale nell’acqua, che verrà poi aggiunta alla farina.
Impastare ed aggiungervi poi l’olio di semi, mescolando il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo che sarà lasciato lievitare per circa 8 ore.
A lievitazione conclusa, dividere il composto liscio ed omogeneo in piccole pagnotte, che andranno lasciate lievitare ulteriormente.
Stendere l’impasto di una singola pagnotta, che dovrà aver raggiunto un peso di circa 300 gr., facendo ben attenzione a schiacciare i bordi con i polpastrelli.
Ungere una teglia rotonda e adagiarvi la pizza stesa.
Con l’aiuto di una sac-a-poche, aggiungere lungo il bordo dell’impasto steso il ripieno scelto: in questo caso della semplice ricotta setacciata alla quale si aggiungerà poi del pepe macinato.
Richiudere il bordo della pizza sopra la ricotta in modo tale da formare così il “cornicione ripieno”.
Aiutandosi sempre con i polpastrelli, modellare l’impasto all’interno della teglia, compattando bene il bordo. Lasciar nuovamente lievitare avvolgendo la teglia con della pellicola trasparente per circa 1 – 2 ore.
Guarnire il centro della pizza con il pomodoro, il basilico, il fiordilatte e l’olio di oliva.
Cuocere in forno a temperatura elevata finchè il bordo non prende “colore”.
Il mio voto alla ricetta è: 
Un buon rimedio e un buon consiglio per mangiare anche il cornicione della pizza che solitamente viene “bistrattato”.
