L’uovo è uno degli ingredienti più utilizzati nella cucina, dal salato al dolce.

Ma sapete riconoscerne la freschezza?

In Italia sono in vigore regolamentazioni abbastanza rigide riguardo la commercializzazione delle uova. Una tutela per il consumatore che può, in questo modo, sapere esattamente cosa acquista e porta in tavola.

Sui gusci, infatti, sono presenti codici alfanumerici che racchiudono tutte le informazioni relative all’uovo. Più specificatamente:

- Tipo di allevamento: il primo numero che troviamo si riferisce al tipo di allevamento di provenienza.

  • - 0 = allevamento biologico
  • - 1 = allevamento all’aperto
  • - 2 = allevamento a terra
  • - 3 = allevamento in gabbia

Paese di origine: dopo il primo numero troviamo due lettere che corrispondono alla sigla del paese di produzione (IT per Italia, FR per Francia, e così via);

- Comune di provenienza: i tre numeri successivi alla sigla del paese corrispondono al codice ISTAT del comune in cui si trova l’allevamento;

- Provincia di provenienza: successivamente, troviamo la provincia dell’allevamento, indicato con due lettere (MI per Milano, NA per Napoli, e così via);

- Allevamento di deposizione: gli ultimi tre numeri servono ad identificare con esattezza l’allevamento di provenienza dell’uovo.

 

Ma oltre a leggere l’etichetta, vi sono alcuni semplici trucchi per verificare se un uovo è fresco o meno, soprattutto se lo si deve utilizzare crudo (come, ad esempio, per la preparazione del tiramisù):

- Immersione in acqua. riempire un recipiente con dell’acqua, aggiungervi il 10% di sale (ad esempio1 litro = 100 gr di sale) e immergervi l’uovo. Se galleggia, l’uovo non è fresco, se rimane a metà è preferibile consumarlo “cotto” e se va a fondo, è fresco.

- Rumore. Se agitando delicatamente l’uovo vicino all’orecchio non si sente alcun rumore, allora significa che l’uovo è compatto e, quindi, fresco. Se, invece, produce un rumore “acquoso”, non lo è.

- Esame visivo. L’uovo fresco ha il tuorlo a cupola e l’albume compatto. Quindi, per verificarne la freschezza, è sufficiente romperlo e verificare se ha queste due caratteristiche.

 E non dimenticatevi, infine, che l’uovo va consumato entro 28 giorni dalla deposizione.